Progetto

L’inserimento sociale e lavorativo di soggetti in condizione di svantaggio ha da sempre costituito un ostacolo allo sviluppo di una società civile capace di superare le barriere dei pregiudizi e dell’ignoranza per promuovere l’inserimento lavorativo di soggetti vulnerabili e a rischio di esclusione sociale. In particolare, in provincia di Ragusa, negli ultimi anni, si è assistito ad un incremento delle persone che vivono in una condizione di disagio sociale che ostacola una loro collocazione in un contesto socio professionale.

ll progetto DONNE CONDOTTIERE nasce proprio dall’analisi di tale contesto e dalla constatazione che in determinate aree deboli a livello sociale, culturale ed economico molte sono le donne in condizione di forte disagio sociale, con particolare riferimento alle donne ospitate in case famiglia, senza lavoro o comunque ad altissima vulnerabilità e debolezza.

Lavorare in rete, dunque, e talvolta «creare la rete» con istituzioni pubbliche e private, associazioni di categoria, operatori sociali, volontari e centri di prima accoglienza, risulta assolutamente indispensabile.

Ciascuna attività progettuale è finalizzata ad attivare un circolo virtuoso di relazioni attorno alle partecipanti, ad adottare opportune metodologie che inizieranno con la «presa in carico» di ciascuna destinataria, fino a colmare i loro gap formativi ed a realizzare la piena integrazione sociale, culturale e lavorativa. La specificità e la problematicità proprie del target-group, induce all’introduzione di soluzioni innovative al tradizionale percorso, puntando l’attenzione su progetti fortemente personalizzati ed adattati alle esigenze ed alle aspettative di ciascuna partecipante.

Il processo di professionalizzazione delle partecipanti avrà naturale compimento con i tirocini formativi e di orientamento la cui lunga durata faciliterà anche l’instaurarsi di un forte legame relazionale tra la partecipante e l’azienda ospitante, facilitandone un auspicabile inserimento lavorativo.

Un approccio multilaterale integrato può dunque essere l’unica strategia per contribuire a dare sbocco positivo agli sforzi delle istituzioni pubbliche, associazioni del volontariato e organizzazioni imprenditoriali.